Eccomi qui a raccontare la genesi di questo sito. Mi chiamo Gianluca De Bianchi, vengo da Olevano Romano, un piccolo paese in provincia di Roma. Grafico e webmaster di professione, marito e papà a tempo pieno, adoro i Litfiba e Piero Pelù dall’ormai lontano 1997.
L’anno di Mondi Sommersi e delle prime (almeno per me) ‘cassette pirata’ che arrivavano a casa dopo un fugace passamani tra amici.
La ‘colpa’ di tutto ciò fu di Emanuele ‘Sosa’ che fece arrivare proprio la cassetta di Mondi Sommersi nelle mani di mio fratello. Ma quella cassetta, che aveva vissuto giorni migliori, era vittima di un solo ascolto giornaliero ma praticamente a loop: Ritmo #2. E diciamo che non era proprio il massimo sentirla tutti i giorni.
Ma un giorno il caso ha voluto che riuscii a sentirla tutta… E da lì sboccia l’amore. Man mano le cassette ‘pirata’ prendono il via e arriva anche un Viva Litfiba, dove finalmente posso saperne qualcosa di più.
Il colpaccio lo fa mio zio Amato, grande uomo di cultura musicale, che ci regala (stavolta rigorosamente originali) le musicassette di Desaparecido, 17 Re, Pirata e 12/5/87: Aprite i vostri occhi. Mio fratello aggiunge alla lista Colpo di Coda e Spirito. Il vaso di Pandora si è ufficialmente scoperchiato.
Ma quell’euforia dura poco, anzi pochissimo e dopo Infinito la band si scioglie ma decido di seguire il percorso musicale solista di Piero Pelù, coinvolgendo anche i miei genitori.
Passa qualche annetto ed il caso vuole che inizia a strimpellare la chitarra. E come d’incanto tutte quelle cassette (pirata ed originali) diventano la base di tutti i miei pomeriggi.
Nel 2000 inizio le mie strampalate attività musicali assieme a qualche amico. Con stupore Francesco mi dice che Piero Pelù è in concerto al Palaghiaccio di Marino. Quale occasione migliore per il ‘battesimo del fuoco’ se non vedere il tuo artista preferito?
Ma a nemmeno 16 anni come facevamo ad andare? Così i miei ci accompagnano e mentre noi siamo sotto il palco, loro siedono comodamente in poltrona. Risultato: alla fine mia madre diventa una delle fan più scatenate…
Io tutto entusiasta avevo anche portato la macchinetta fotografica. Ma non avevo cambiato il rullino…
Ovviamente la speranza di incontrarlo per un autografo è quasi un’utopia. Ma alla fine, per quella che in gergo si chiama ‘botta di culo’, riusciamo nell’intento. Nel 2003 l’U.D.S. Tour fa tappa a Roma e l’allora Fun Club ci dava la possibilità di entrare per il soundcheck. Assieme a Mauro decidiamo di fare uno striscione, o meglio un pessimo cartellone con la seguente dicitura: “Manna mò!!! Cala e jamo a Oleveno!”.
Piero lo vede ed incuriosito chiede ad un referente del Fun Club il cartellone, ma soprattutto di sapere cosa ci sia scritto. Per i comuni mortali, la traduzione è “Dacci dentro!!! Scendi e andiamo ad Olevano”. Niente di che, insomma.
Eppure Piero, spero divertito, ci premia con il suo autografo su una cartolina.
Acquisito finalmente il primo autografo, il passo successivo è la foto. Finalmente un contatto diretto con Piero. Dopo anni di assolute difficoltà, sale lo sconforto e pensi che sia praticamente impossibile. Eppure nel 2005 accade l’insperato. Al termine del raduno del fun club, riesco a raggiungerlo praticamente sulla porta d’uscita. Piero si dimostra super gentile e finalmente la prima foto è fatta!
Vi è mai capitato di trovarvelo davanti e non sapere che fare e soprattutto che dire? A me si. Credo che ancora oggi farei difficoltà…
Nel 2006 fa tappa a Roma per la presentazione del disco ‘In Faccia’ alle Messaggerie Musicali. Decido di portare in dono una locandina della mia allora coverband ‘Spirito Ribelle’ ed una maglia.
La guarda piuttosto incuriosito e in cuor mio speravo non tanto segretamente che un giorno la avrebbe indossata. Invece la ‘rubò’ Barny che la indossò con grande onore durante un live di Piero Pelù a Italo-Francese.
Appena finito l’evento, faccio un giro per comprare qualcosa e trovo il DVD dell’El Diablo Tour. Decido di prenderlo e mentre sto per andare via, me lo trovo nuovamente davanti. Gli chiedo ovviamente di autografarlo e mi accontenta e mi chiede se lo avevo comprato lì. Rispondo di sì e gli chiedo se lo vuole così glielo regalo. Non mi ha dato una risposta sicura, ma secondo me lo voleva…
Le capacità non mi mancano. Così ho pensato all’inizio del 2007, quando decisi di mettere in piedi peluzone.it con l’intento di creare uno dei siti più importanti attorno alla figura di Piero Pelù. Così lancio l’idea all’interno del forum del sito ufficiale di Piero Pelù e viene accolta positivamente. Così inizio a tirare su il sito che pian piano si riempie di foto. Poi nel 2009 vista la reunion, avviene il cambio in litfibaunofficial.it, per gentile concessione di Ruggiero Lamacchia.
Alberto Fasola, conosciuto qualche concerto prima, mi disse che aveva portato una mia foto da far autografare a Piero e che proprio Piero gli aveva chiesto chi gliela avesse scattata, intimando di portargli un’altra copia. Come da suggerimento del buon Alberto, porto con me 2 stampe.
La foto ritrae Piero nel 2007 a Roma poco prima di lanciarsi sul pubblico.
Al termine del concerto di Roma al teatro Ambra Jovinelli, quando sono faccia a faccia con Piero, gli porgo le foto in regalo.
Piero apre, guarda e mi chiede se potevo autografargli quella foto… Tremo ancora dall’emozione!!!
Ho preso i miei 5 minuti di celebrità, Andy Warhol aveva ragione… E quella foto poi comparirà all’interno del film ‘I cassamortari’, anche se pesantemente photoshoppata.
3 Dicembre 2010. Con la scusante di visitare una città dove non ero mai andato, vado a vedere i Litfiba a Perugia. Appena arrivati il Fun Club ci fa entrare per fare le foto insieme ai nostri eroi. Arriva Ghigo e gli chiedo se al raduno del fun club posso suonare la chitarra. Lui mi dice che decide Piero… Arriva Piero e gli faccio la stessa domanda. Anche lui stessa risposta di Ghigo… Arrivano entrambi e mi dicono “Tu portala poi vediamo…”.
Al raduno ovviamente porto la chitarra. Ad un tratto sento Ghigo che dice “C’è uno che vuole suonare la chitarra, mi sembra che a Perugia si era offerto…”. Ero io!!! Mi lancio sul palco carico come una molla!!! E finalmente dopo 10 anni riesco a suonare insieme a Piero!!!
2 Ottobre 2011. Il raduno del Fun Club a Firenze è ormai una tappa importante alla quale non si può mancare. Differentemente dagli altri anni non si svolge all’ormai solito “Viper Theater” ma all’ “Hard Rock Cafè”, da pochi mesi inaugurato dai Litfiba stessi insieme al sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Con la paura della ZTL, ci vado a piedi, la distanza non era siderale ma arrivo con uno storico ritardo di due ore. Come arrivo tutti mi cercano… Perchè? I Litfiba hanno premiato il mio sito come ‘Miglior sito unofficial’!!!
4 novembre 2012. La magia si ripete ancora. Stavolta il brano lo scelgo prima. O meglio è Alessandro a chiamarmi per telefono e dirmi se volevo suonare con lui. Se non fosse per le distanze siderali che ci separano, penso che suoneremmo ogni giorno.
Detto ciò, qualche tempo prima Alessandro assieme ad altri ragazzacci del fun club buttano giù una cover di Sotto il vulcano, cambiando il testo dedicandolo alle vittime del sisma in Abruzzo e in Emilia. Anche il titolo viene cambiato in Sotto l’Abruzzo/Emilia.
Ma dove troviamo il tempo almeno di provarla? Così si sale sul palco senza nemmeno un accenno di prova, un soundcheck. Niente di niente.
Zanna mi passa la chitarra e si fa quel che si può. Da un brano totalmente chitarra e voce, entra gradualmente tutta la band.
Ecco quello è un momento (per me) da pelle d’oca.
Nel 2019 divento papà per la prima volta. A novembre Piero è in tour a Roma e mio cognato e consorte ci regalano i biglietti per il concerto.
Inoltre fanno anche da babysitter alla piccola Sofia che all’epoca aveva solo 6 mesi ed una passione sfrenata per la musica di Piero. Inizialmente avevamo pensato anche di portarla, ma era un po’ troppo azzardato.
Finito il concerto, torniamo a riprendere Sofia e poi si torna all’Atlantico Live ad aspettare Piero. Con un tempismo quasi perfetto, se non fosse anche per una fastidiosa pioggerella, arriviamo al momento giusto per immortalare la sua prima foto con Piero. Vi pare giusto che io ho aspettato anni e questa gnoma solo 6 mesi?
E dopo la prima foto c’è stato il bis, anche se virtuale. La pandemia fece saltare tutti gli appuntamenti tra cui l’Instore tour di Pugili Fragili. Così ibs.it diede la possibilità, a chi acquistava una copia del disco di averlo autografato e soprattutto di una chiacchierata in video chat con Piero Pelù.
E che ci facciamo scappare questa occasione? Assolutamente no!
Ma quel giorno gira tutto storto e proprio quando inizia la diretta dobbiamo scappare in ospedale poiché mia moglie, incinta della secondogenita, ha dei forti dolori. Con l’apprensione a mille, passano ore ma fortunatamente non è niente di grave. Così torniamo a casa e riusciamo a chiacchierare qualche minutino con Piero. Il tempo di fare l’autografo virtuale e poi cade la linea.
Il primo lockdown ci confina tutti dentro le nostre abitazioni. E mi rendo conto che ho un bel po’ di tempo in più per imparare qualcos’altro. Così mi diletto ad intagliare a mano dei vinili per farne dei quadri.
Ovviamente Piero è uno dei soggetti che finisce su uno dei vinili e la copertina di Pugili Fragili è praticamente perfetta. Così decido di regalargliene una copia alla prima occasione.
La pandemia allunga i tempi e al primo concerto disponibile però non posso andare, così lascio il vinile nelle mani di mia madre che coglie l’occasione ed il momento giusto per consegnarglielo di persona e poi fare una foto (è la signora a destra). Piero sembra visibilmente felice e lo sono anche io!
Mamma e Papà, Mauro, Emanuele ‘Sosa’, zio Amato, Piero Pelù, Ghigo, Valentina Parigi e tutto il fun club, tutti gli amici conosciuti durante i concerti, tutti quelli che visitano questo sito e che hanno contribuito con le loro foto.